“Lei sfogliava i suoi ricordi, le sue istantanee, i suo tabù,
le sue Madonne, i suoi rosari e mille mani e alala,
i suoi vestiti di lino e seta, le calze a rete, Marlene e Charlotte.
E dopo giugno, il gran conflitto e poi l’Egitto e un’altra età.
Marce e svastiche, e federali e sotto i fanali, l’oscurità.
E poi il ricordo di un paese diviso più nero nel viso, più rosso d’amor.
Aida, come sei bella.
Aida, le tue battaglie, i compromessi, la povertà, i salari bassi,
la fame bussa, il terrore russo, Cristo e Stalin.
Aida, la costituente, la democrazia, e chi ce l’ha?
e i tuoi trent’anni di safari tra antilopi e giaguari, sciacalli e lapin.
Aida, come sei bella.”
Aida è l’Italia.
In questa canzone, difficile e splendida, Rino Gaetano ha tracciato, con il suo stile inimitabile,
un affresco di tutta l’Italia contemporanea,
dal fascismo alla guerra, dal dopoguerra agli scandali e alle difficoltà enormi
degli anni ’70.
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Colore: 09/67
Nero fumè e rosso carminio
Colore: 719
Tartaruga e lillà
Colore: 027
Tartaruga
Colore: 61/53
Viola e verde acido
Colore: 913
Arlecchino
Colore: CA2
Granito veneziano
Colore: 34
Nero
Colore: 655
Glicine
Colore: 762
Verde
Colore: TM06
Rosso carminio